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Carissimi Cadetti Spaziali,

alla fine mi sono deciso! Non è stato ne semplice ne immediato. Immaginate un maturo navigatore spaziale impegnato durante tutto il tempo disponibile a monitorare la sua navicella in viaggio nelle profondità dello spazio alla ricerca di sonorità ed armonie mai ascoltate prima. E’ vero, la strumentazione in dotazione al mio vascello spaziale è tecnologicamente avanzatissima e perloppiù dotata si sensori ed automatismi che si attivano senza la necessità di un mio intervento. Magari un giorno spiegherò ai più curiosi di voi come faccio ad aggiornare continuamente la mia casa volante nello spazio, ma non è questo il momento. Fatto sta che da tempo sento l’impellente necessità di utilizzare uno spazio personale nel quale raccontarvi tutte le cose relative alla musica ed alla radio che mi vengono in mente. Voi mi direte “Ma esistono pur Facebook e gli altri Social! “Certo” io vi rispondo, “ma svelare le cose, raccontare dettagli ed aneddoti, ragionare con una certa profondità e, magari stimolare attraverso l’indicazione di letture, ascolti musicali e visioni di video, le menti ottenebrate dalla Tv e dalla Radio, su Facebook e simili, è assolutamente una utopia”.  Questo perchè, a meno di non essere un Vip, un Guru della Comunicazione o un personaggio già famoso, ogni messaggio più o meno importante diventa come una preziosa o costosa goccia di profumo fatta cadere nell’Oceano che si dissolve quasi istantaneamente perdendo subito la sua identità e le sue caratteristiche. Un po’ come nel leggendario finale di Bladerunner dove si parla di ricordi come “lacrime nella pioggia”.  E poi c’è nei Social qualcosa che mi disturba molto. Questo rapporto uno a uno è bellissimo, se usato nella maniera giusta. Cosa c’è di meglio che parlare direttamente con le altre persone. Capita però spesso che questa possibilità di rapporto diretto venga fraintesa come un ricooscimento reciproco di essere allo stesso livello, di avere le stesse conoscenze e le stesse competenze, senza tener conto della reale situazione dell’interlocutore. Ci si trova così a parlare di Musica con persone la cui Cultura Musicale è veramente scarsa o addirittura inesistente che pretendono di imporre i loro punti di vista. Oppure Deejay (quanto odio questa definizione) che, per il solo fatto di essere capaci di creare un mixato dopo avere visitato la Top 100 di Beatport sono convinti di poterti dare delle lezioni in merito. E così via. Tutti esperti di tutto. Tutti Tuttologi. Per carità, lungi da me l’idea di riportare le cose ad uno stato in cui le competenze reali vengano riconosciute e, specialmente, rispettate. Nella nostra Società Liquida non è più possibile. Così, mentre utilizzo i Social nella maniera più neutra possibile, evitando di entrare in discussioni fini a se stesse, sento il bisogno di avere uno spazio mio dove poter decidere l’eventuale margine di discussione. So, che per chi sguazza in Facebook questa sembra una cosa assurda e, in un qualche modo, “dittatoriale”. Ma ho la necessità assoluta, se racconto delle cose che conosco personalmente o che ho vissuto personalmente di non  trovarmi coinvolto in situazioni di discussione surreali. E’ ovvio che qui, qualsiasi cosa dirò o racconterò, sarà fatto sempre con il massimo e totale rispetto delle persone. Ripeto, massimo e totale rispetto. Ecco questo è il perchè del Sito Personale! Non credo di avere un Ego fuori controllo, non ho velleità di fama, non ho intenzioni intellettuali, non sono neppure sicuro se qualcuno verrà qui a trovarmi, ma so che lo devo fare. In decine di anni di relazione d’amore con la Musica e con la Radio ho accumulato una quantità di cose da raccontare a chi avrà la bontà di sentirle praticamente infinita. E prima che l’inevitabile scorrere del tempo (che, per fortuna, quassù funziona in maniera diversa rispetto alla Terra) o qualche catastrofe cosmica tipo un meteorite o un brutto incontro con alieni possa fulminarmi la memoria umana, voglio scrivere questa specie di diario di bordo. Certo, le memorie della navicella chiamata Network Satellite sono tecnologicamente straordinarie e illimitate, ma sono configurate solo per ricordare i suoni e le visioni incontrate nel mio viaggio. Vorrei potermi interfacciare per scaricare direttamente su supporti fisici i miei ricordi personali, ma non è al momento possibile. Magari in un futuro prossimo o in un prossimo aggiornamento del mio vascello spaziale, chissà.  Nel frattempo preparatevi a seguire le avventure che ho vissuto, a conoscere le tantissime persone che ho incontrato durante il mio viaggio e le tante storie legate al mondo magico delle Radio.  Rimanete Sintonizzati!

Il Vostro Gianni” Satellite” De Luise

Timeless Emotions